Il cerchio che si chiude a Tokyo: Jacobs non è più quello di un tempo e le sue parole aprono il dubbio più grande, tra addio e nuova vita fuori dalla pista

Da Tokyo a Tokyo: sembra quasi un cerchio che si chiude. Marcell Jacobs è diventato famoso in tutto il mondo dopo aver conquistato l’oro olimpico nei 100 metri nel 2021 proprio nella capitale giapponese e ora, nei Mondiali che si stanno tenendo in questi giorni proprio lì, sembra aver imboccato definitivamente il viale del tramonto.
Questa kermesse è stata una delusione devastante per Jacobs: il 10″16 in semifinale è un macigno tremendo sulle spalle del velocista bresciano, uno che quattro anni fa bruciava la pista con la sua accelerazione irreale e ora si vede sovrastato da un peso che forse non riesce proprio più a sostenere. Lasciando temere i suoi tifosi per un ritiro sempre più imminente.
Del resto la frase che gli è scappata dopo questo flop è di quelle che lasciano poco spazio a dubbi: “Devo prendermi un po’ di tempo per capire se vale la pena continuare a soffrire così”. La classica uscita di chi si sente già ormai proiettato verso la vita futura, di chi ha capito che il suo tempo è passato e difficilmente ritornerà, a 31 anni da compiere nei prossimi giorni.
Ci vorrebbe qualcuno bravo, ma bravo davvero, per riportarlo in pista con la testa giusta. Il 9″85 di Parigi aveva fatto immaginare una possibile rinascita, ma così non è stato. Il 2025 è stato un disastro: Marcell è ormai un atleta fragile, segnato dagli infortuni e da un cambio di allenatore che non ha ancora portato frutti.
Marcell Jacobs verso il ritiro: il suo futuro forse è già iniziato
E allora in una situazione del genere la domanda non può che divorare come un tarlo il campione olimpico: lasciare oggi che è ancora una leggenda o continuare con le brutte figure che farebbero dimenticare ciò che è stato?

La risposta sembrerebbe agevole, ma per chi è un atleta non lo è mai per davvero. Non è come spegnere un interruttore e guardare avanti, è un percorso estremamente complesso e legato anche a un futuro che però nel suo caso sembra già avviato verso una vita nuova, diversa ma forse altrettanto soddisfacente.
Già, perché mentre i risultati calano, la popolarità di Jacobs non si è mai spenta. Anzi. Il campione olimpico è diventato presenza fissa in televisione, tra talk show e ospitate nelle grandi serate Rai, simbolo di un’Italia vincente e rinata.
È stato protagonista di campagne pubblicitarie di livello internazionale, volto di brand sportivi e di moda, fino a entrare in progetti di comunicazione che lo hanno reso icona anche per chi non conosce le regole dell’atletica.
Oggi resta l’incertezza. Jacobs medita se continuare a lottare con un corpo che non lo sostiene più come un tempo o se consegnarsi alla storia così com’è, con l’oro di Tokyo a suggellare la sua leggenda. Qualunque sarà la scelta, una parte del cerchio si è già chiusa.